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L’evoluzione delle organizzazioni verso la partnership
Su richiesta di alcuni lettori, approfondisco l’argomento trattato nel precedente post (Il win-win dalla preistoria ai giorni nostri), affrontando il tema dell’evoluzione delle organizzazioni in ottica della collaborazione e della partnership, concetti evidentemente molto vicini a quello del win-win. Come dicevamo il mese scorso, le organizzazioni moderne si basano non su giocatori solitari ma suRead more..
Il successo al colloquio di lavoro
Alcuni lettori del blog mi hanno chiesto di continuare sul tema del precedente post “Cosa non dire a un colloquio di lavoro“; così ho stilato una lista di comportamenti altamente apprezzati dai selezionatori. I seguenti spunti – tutti veri e tratti da case study dei settori del coaching e della selezione del personale – portanoRead more..
Discrimino ergo sum
Ne hanno scritto a lungo i giornali, lo hanno confermato recentemente l’Istat e la McKinsey, lo ha persino stigmatizzato il Papa l’anno scorso: in Italia le donne continuano ad essere discriminate sul posto di lavoro. Se in una grande azienda italiana la presenza media delle donne nei ruoli meno specializzati è poco più della metàRead more..
Uno snack val bene una lacrima
Bentornati a tutti sul mio blog, con la speranza che le vostre vacanze siano state riposanti, rigeneranti, ricostituenti. Le mie, le ho trascorse nell’amata campagna, angustiato da problemi di salute in famiglia; ma mi consolo pensando che sarebbero potute andare molto peggio. Invece di parlare delle solite – ma pur sempre fondamentali – domande coachingRead more..
Il coaching e la permacultura, ovvero la somma di modesti lavori…
Da qualche mese sto approfondendo la permacoltura – o, meglio, la permacultura –, che mi interessa ed affascina per il suo approccio etico, sostenibile, olistico, rigoroso e fantasioso all’agricoltura e alla società. Dopo varie letture sulla permacultura, mi sono imbattuto nella seguente frase di uno dei suoi due fondatori, Bill Mollison: “tutti riconosciamo che ilRead more..
Il primo solco non e’ solco
La saggia concretezza della cultura contadina ha prodotto, anticamente, il detto “il primo solco non è solco”. Come dire che ciò che viene realizzato per la prima volta è necessariamente imperfetto per mancanza di pratica, ma, ripetendo più volte l’azione, si impara a “raddrizzare” la via e a raggiungere l’eccellenza. Continuando su questa metafora, possoRead more..
XIII CONFERENZA ICF ITALIA
Voglio tratteggiare una di quelle esperienze che ti confermano che stai sulla buona strada, che hai fatto una buona scelta, che è possibile frequentare ed alimentare un ambiente, in cui si dia giusto peso al concetto di valore: sabato scorso ho partecipato alla seconda giornata della XIII Conferenza di ICF Italia, il Chapter Italiano dell’International CoachRead more..
I capi sono soli
Settimana di influenza = settimana di lettura. A febbraio ho avuto la sventura di dover trascorrere una settimana a casa per l’influenza, cosa che mi ha concesso il lusso, nei giorni successivi all’acme, di dedicare ore ed ore alla lettura. E un libro che mi attendeva sullo scaffale da qualche mese era “I capi sonoRead more..
Professional Certified Coach
Oggi desidero condividere con tutti i miei lettori una grande soddisfazione: sono stato appena promosso a PCC! Verosimilmente, per molti di voi questo acronimo dice poco: significa Professional Certified Coach e rappresenta il secondo dei tre livelli di esperienza con cui l’International Coach Federation (ICF) classifica i coach professionisti, intermedio tra l’ACC (Associate Certified Coach)Read more..
Buone vacanze
Ed eccoci (finalmente) alle porte delle ferie. Negli ultimi dodici mesi, abbiamo discusso di career coaching, di libri, di case studies, di Expo 2015, di coaching sistemico, di proverbi, canzoni, citazioni. Riguardando i miei post, mi rendo conto che qualcosa è cambiato: nei primi anni, ero più concentrato a discutere di strumenti, metodi, competenze, mentreRead more..
‘O gallo ‘ncoppa ‘a munnezz’
Ne ho già parlato precedentemente: la potenza del coaching risiede anche nell’attitudine del coach a prospettare al coachee nuovi paradigmi e a farglieli simulare. Si aprono così nuovi scenari, facendo sviluppare nuovi comportamenti e rendendo di fatto possibile ciò che sembrava irraggiungibile. Oggi parleremo di due paradigmi, a mio avviso ingiustamente ignorati dagli specialisti, nonostanteRead more..
Restiamo nella zona di comfort
“Bisogna uscire dalla propria zona di comfort”. Quest’affermazione la si sente e legge dappertutto: ho l’impressione che l’uomo medio tenda a giocare allo psicologo citando il complesso di Edipo e ad immaginarsi esperto di cambiamento e risorse umane ripetendo questo mantra. Io non sono d’accordo. Cosa rappresenta la nostra zona di comfort? Uno spazio cheRead more..
Sfere personali
L., un coachee che aveva iniziato un percorso di career coaching da circa due mesi, era nel bel mezzo di un pattern di inattività e di auto-sabotaggio. Poiché di fatto aveva difficoltà ad accettare i chiarissimi segni di cambiamento e di successo (colloqui, proposte di lavoro, una moltitudine di opportunità da valutare, ecc.), si eraRead more..
Il Coaching Sistemico
Tutto è cominciato durante una Masterclass di Coaching Trasformazionale tenuta da Giovanna D’Alessio, MCC e Silvia Tassarotti, MCC. Dopo una sessione teorica ed una serie di esercizi, domandai quando, a loro avviso, ci si sarebbe evoluti dal coaching sui manager e sull’intero management aziendale al coaching sull’azienda stessa, sul sistema. Le due espertissime docenti miRead more..
Ce l’hai il paracadute?
Un altro libro che ho divorato durante le ferie è un grande classico del career coaching e del career counseling: il celeberrimo “Ce l’hai il paracadute? L’arte di trovare il tuo lavoro” di Richard Nelson Bolles. Perché l’ho acquistato e letto solo ora, dopo anni di attività come career coach? La risposta ha a cheRead more..
Il Coaching nella Flexicurity
Anche queste elezioni sono passate tra continente e quartieri, tra menzogne e minacce, tra Hitler e Stalin, tra spigole e grilli parlanti, tra arresti reali e promesse di processi sommari. Questa campagna elettorale ha avuto come protagonista – a mio avviso – non i politici o i programmi (i programmi?), ma la comunicazione, la cattivaRead more..
Il career coaching nelle politiche attive del lavoro 2/2
Torniamo sull’argomento dello scorso post: il career coaching nelle politiche attive del lavoro. Gli obiettivi degli interventi di politica attiva del lavoro sono il supporto dei soggetti durante la transizione, la formazione dei candidati, la costituzione di un rapporto diretto e proficuo tra essi e il sistema delle imprese, il reinserimento del lavoratore, la creazioneRead more..
Il career coaching nelle politiche attive del lavoro 1/2
Poco più di un anno fa, nel post “Il career coaching e l’outplacement”, avevo introdotto il tema dell’utilizzo del career coaching nei programmi di politica attiva del lavoro. Avevo sostenuto la tesi che il career coaching fosse lo strumento più idoneo sia per l’individuazione del futuro lavorativo ottimale che per il conseguente accompagnamento del candidatoRead more..
Trova l’errore
È troppo facile. Tanto facile quanto inutile. Parlo della ricerca spasmodica e della conseguente soddisfazione nel rimarcare l’errore altrui, senza saperne fare di meno o di minori. Parlo del giudizio tranchant senza mai sporcarsi le mani, del mettersi in cattedra senza sapere, potere e voler fungere da modello, dell’autoproclamarsi ad oltranza giudice di gara. ParloRead more..
“Fatti non fummo a viver come bruti” CONT’D
I miei auguri di Pasqua del 2013 ebbero la forma della descrizione di una messa in un penitenziario. Oggi, dopo quasi un anno, torno sull’argomento per condividere un’esperienza tanto insolita – o addirittura unica per un career coach – quanto arricchente per me: un percorso di colloqui motivazionali e di selezione che ho svolto recentementeRead more..
2013, un anno da coach
Quest’anno è passato come un fulmine, faticoso e con tante soddisfazioni. Il 2013 è stato l’anno in cui è nato Ismaele Italo, ma anche l’anno in cui ho avuto un incidente stradale e lunghi fastidiosi problemi alla spalla. Credo che, nell’immaginario, un coach dovrebbe parlare solo dei successi e sfoggiare un sorriso brillante e unaRead more..
3, 2, 1, via! Una nuova carriera…
Partiamo da lontano, questa volta. Partiamo da “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè. “Quei giorni perduti a rincorrere il vento, a chiederci un bacio e volerne altri cento; un giorno qualunque li ricorderai, amore che fuggi da me tornerai. E tu che con gli occhi di un altro colore mi dici leRead more..
L’anno sabbatico per manager e professionisti
Anche in Italia comincia a diffondersi l’anno sabbatico. Non più un lusso per professori universitari e milionari, né un salto nel vuoto da emuli di Chatwin, ma un’opportunità concreta per manager e professionisti. Nei paesi anglosassoni, il career break (chiamato impropriamente anche gap year, che però si riferisce al viaggio degli studenti prima o dopoRead more..
Buone vacanze!
Il blog www.GianfrancoNocillaCoach.it va in vacanza e tornerà con i suoi post quindicinali a settembre. Un affettuoso augurio di buone vacanze a tutti i lettori,
Fortuna o sfortuna in un racconto di coaching
Da molti mesi non pubblico una storia di coaching. Oggi vi propongo un racconto sul successo, proveniente dalla tradizione taoista; esso può essere agevolmente utilizzato in una sessione di coaching. Si intitola “Cavalli” e parla della saggezza insita nel saper attendere senza disperarsi e cogliere il lato positivo anche nelle situazioni più difficili. E nelRead more..